Guido Pensato e le influenze del territorio di Capitanata sull’arte contemporanea.
Questa sera, dalle 20.30 in poi, ci sarà la seconda delle #storiedicontaminazioni.
Ospiteremo la figura poliedrica di Guido Pensato, promotore e organizzatore culturale, artista per obbligo di presenza e poeta clandestino a scopo terapeutico, come ama definirsi.
Insieme a lui indagheremo, in un sorta di narrazione, la (quasi) biografia di una persona e di un luogo; del tema “arte contemporanea”, dei protagonisti, delle istituzioni, dei gruppi, degli spazi, dei progetti, delle scelte prevalenti, delle pigrizie e delle audacie, delle cose riuscite, riuscite a metà o fallite: il tutto in una città della periferia italiana.
Racconteremo cosa può essere l’arte contemporanea a Foggia, confrontando il territorio di Capitanata con Napoli, una Capitale dinamica e fervida del Meridione.
Analizzeremo il concetto di “eredità” culturale di un territorio – eredità accantonata, rimossa e poi riscoperta con rigore ed ironia da Spazio 55-artecontemporanea (1997-….), e scopriremo quale può essere lo sguardo degli artisti sulle aree interne dei Monti Dauni in Capitanata, fino ad arrivare alla promessa dadaista del Conte Franchini: Il mare a Foggia.
Per concludere, indagheremo l’influenza del paesaggio daunio sul lavoro di artisti internazionali come Joseph Beuys, Alfredo Bortoluzzi ed Herbert Voss e spiegheremo come enti e istituzioni locali abbiano tentato di storicizzare e condividere con progetti temporanei e permanenti questo patrimonio culturale, raccontando nello specifico il lavoro della Fondazione Banca del Monte/Fondazione Monti Uniti, fino ad arrivare all’inaugurazione della Sala Beuys della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Palazzo Dogana a Foggia, nel prossimo ottobre.
Ricordiamo che tutte le #storiedicontaminazioni sono aperte al pubblico e completamente gratuite.